I frutti dimenticati
Nei testi latini di agricoltura, come quelli di Columella, Varrone e Plinio, troviamo una folta varietà di mandorli, peri, meli, di cui non ci è giunta traccia. Scorrendo i trattati di frutticultura del ‘900, scopriamo che, nell’arco di un solo secolo, si è passati da un centinaio ad una cinquantina di varietà di melo, mentre la produzione odierna è impostata per l’80% su tre sole varietà, selezionate esclusivamente su caratteristiche di stampo commerciale. Ben diverse sono le peculiarità di tutte quelle produzioni arboree frutticole prevalentemente collinari e perlopiù autunnali che in Romagna sono rappresentate da giuggiole, azzeruole, corbezzoli, avellane, corniole, cotogne, castagne, melograni, mandorli, pere volpine ed altri, raccolti sotto la definizione “frutti dimenticati”. Specie quasi scomparse, legate ad un’economia agricola di sussistenza, che venivano spesso consumate in preparazioni, come la confettura di mele cotogne, la gelatina di azzeruole e la salsa di corniole, messe in mostarda, usate per sciroppi e tisane o distillate, come per il liquore di cotogne o il ratafià di prugnoli. Recentemente l’estro degli chef si è sostituito alla tradizione, utilizzando i frutti dimenticati quali ingredienti di sorbetti, gelati, soufflé ed altre ricette, trasformandoli da preziosa riserva alimentare ad esperienza del gusto.
ALCUNI FRUTTI DIMENTICATI
Azzeruolo: piccole bacche rosse o gialle con grossi semi e poca polpa dal sapore di mela
Corniola: una sorta di ciliegia allungata
Corbezzolo: frutto di colore rosso vistoso, polpa gialla di sapore dolce e nel contempo acidulo
Cotogna: (mela e pera) frutto commestibile solo in seguito a cottura gusto asprigno, profumo ed aroma gradevoli
Giuggiola: sorta di "oliva" dolciastra
Melagrana: frutto tondeggiante diviso in logge, contiene semi commestibili di consistenza carnosa, fondente e succosa di gusto agrodolce
Nespola: frutto rotondeggiante e carnoso, dolce con un retrogusto asprigno
Pera volpina: frutto rotondo e croccante, piccolo e saporito, di polpa dura e granulosa
Prugnola: drupa piccola e sferica, bluastra, il gusto, inizialmente astringente, conserva un gradevole retrogusto dolciastro
Sorba: acheni racchiusi in un falso frutto, il sapore della sorba matura è deliziosamente gradevole e dolce, ricorda il vin cotto